Franciacorta in Bianco si rifà il look per la 22a Edizione
Il formaggio riprende il suo posto a tavola e rivendica il suo ruolo in cucina. La rassegna che si aprirà a Castegnato (Bs) il 6 ottobre vuole rimettere il formaggio al centro della scena, in tutte le sue sfaccettature, e prosegue il percorso di rinnovamento iniziato con decisione già lo scorso anno. Tante le novità, a partire da una grafica più accattivante. Poi, si moltiplicano gli appuntamenti con l'utilizzo del formaggio in cucina, dagli showcooking alle esibizioni degli chef più celebri fino ai momenti dedicati ai più piccoli che godranno di un’edizione ampliata del fortunato BimbiChef.
E ancora rivoluzione negli spazi: i tradizionali tre padiglioni si arricchiscono di proposte gastronomiche. Non ci sarà più un unico punto di ristoro ma tante isole di street food abbinate al vino così da poter sostare e gustare la cucina del formaggio accanto a quella tradizionale lombarda e a proposte da tutta la penisola. La grande novità del 2017 è però rappresentata dall'attenzione verso il mondo dei formaggi nazionali con l'apertura di una Formaggeria d'Italia dove trovare le più curiose produzioni nazionali accanto alla consueta presenza dei malgari che tornano dagli alpeggi con i formaggi realizzati in estate.
A Franciacorta in Bianco, ci sarà però anche spazio per la riflessione sul mondo dell'economia agricola: come sta davvero il mondo lattiero caseario a un anno dalle polemiche sul prezzo del latte? Il burro è in estinzione o sold out? Sono alcune delle domande a cui si cercherà di rispondere nel convegno d’apertura di venerdì 6 ottobre. Sul sito www.franciacortainbianco.it tutte le novità e gli aggiornamenti sulla manifestazione.
I Vincitori del Concorso Nazionale Assaggiatori Formaggi ONAF
Ricordiamo i vincitori del Concorso Nazionale Assaggio Formaggi promosso da Onaf:
🧀 Cat. Paste Filate Fresche: 1º posto per Caseificio Pugliese, 2º per Az. agr. Tempio, 3ºposto per Mozzarella Mia, 4° e 5à posto per Caseificio pugliese
🧀 Car. Vaccini Stagionati: 1º e 2° posto per Bontempi Barbara, 3º posto per Formaggeria camuna, 4º per Bontempi Barbara, 5° per Solat e 6° per Danesi
🧀 Cat. Ovino Stagionato: 1º posto per Luisa srl, 2º posto per Trujillo, 3º posto per Chessa Yuri, 4° per Caseificio Seggiano e 5° per Chessa
🧀 Cat. Caprini Freschi: 1° posto per Malga Pof, 2°º posto Az. Ag. Francinelli e 3º posto per Malga Pof
🧀 Cat. Caprini Stagionati: 1ºposto per Malga Pof, 2° posto per Az. agr. Francinelli, 3° per Cabra del Berral, 4° per Malga Pof, 5° per Az. agr. Francinelli, 6° per Malga Pof
🧀 Cat. Ovino Fresco: 1º posto per Caseificio Seggiano, 2º Finca Pascualete, 3º e 4° posto per Chessa
La Francia dei formaggi e Franciacorta in Bianco: gemellaggio 2015
Dal Camembert alle Délice de Bourgogne, tutto lo charme dei formaggi francesi per la ventesima edizione di Franciacorta in Bianco.
In occasione della sua ventesima edizione, Franciacorta in Bianco suggella l'ideale legame tra Francia e Franciacorta, le due regioni che condividono in parte il nome e la vocazione spumantistica, facendoci compiere un piccolo viaggio nel mondo delle delizie casearie francesi. La celebre rassegna di formaggi, che si svolge a Castegnato dal 9 all'11 ottobre, ospiterà infatti quest'anno Nuova Eur formaggi, importante azienda che importa formaggi d'oltralpe. Si tratta di una realtà, nata negli anni ' 70 per iniziativa di un valdostano che voleva far conoscere i formaggi d'Oltralpe a Milano, che oggi rifornisce la grande e piccola distribuzione in tutta Italia con oltre 600 tipi di formaggi diversi, di cui 400 circa arrivano dalla Francia.
A raccontarci la Francia dei formaggi, attraverso l'assortimento di Nuova Eur sarà presente in fiera Francesco Pozzi, attuale titolare dell'azienda: “Nella nostra gamma sono presenti oltre 400 tipi di formaggi d’oltralpe, tra i quali spiccano i più famosi. Abbiamo le 46 D.O.P. come il Roquefort, Comté, Camembert, Pont Évêque, Beaufort, Brie de Meux ecc. ; ma anche una grande attenzione alle piccole produzioni artigianali. In Francia la tradizione casearia e di allevamento è ben radicata infatti, la pastorizia e gli alpeggi sono molto attivi ed ogni regione conta ancora innumerevoli piccoli produttori dai quali i formaggi prendono il nome di Fermier: formaggi di fattoria.”
Chi soffre di intolleranze alimentari inoltre non resterà deluso perché “la produzione di latte e formaggi di capra è molto diffusa e curata oltralpe, quindi non mancheremo di portare in fiera questi prodotti altamente digeribili e adatti a chi soffre di intolleranze.”
Alla richiesta di svelarci in anteprima i nomi dei formaggi francesi che conosceremo quest'anno a Franciacorta in Bianco la risposta è puntuale: “Vi saranno formaggi freschi, semi stagionati, con carbone vegetale, ricoperti di frutta e stagionati. L’autunno/inverno è il periodo dell’anno dove alcune tipiche produzioni stagionali non potranno mancare, come il Vacherin Mont-D’Or prodotto da forno da degustare su crostino di pane o patate bollite; il Saint Marcellin, i formaggi a doppia panna come il Boursault; la Délice de Bourgogne e gli affinati al vino come lo Chablis, il Langres, il Camembert al Calvados saranno protagonisti durante la rassegna con colori, profumi e sapori unici.
Un piccolo spazio infine sarà dedicato a qualche specialità inglese e svizzera, come lo Stilton, il Cheddar, Appenzeller, Raclette e una selezione di gelatine di vino da accompagnamento al Sauternes, Champagne, Porto ecc.”
Insomma in questi tempi di contraffazioni e controversi alimentari in Europa, Franciacorta in Bianco, con la sua sincera esaltazione di un'artigianale civiltà del latte, potrebbe essere l'occasione per conoscere il lato buono di un'autentica Europa del gusto.
Aspromonte: il gemellaggio 2014
Alle spalle dell'area costiera di Reggio Calabria sorge un territorio per molti versi ancora incontaminato, dove sopravvivono prodotti antichi almeno quanto il dialetto di diretta derivazione greca: l'Aspromonte. Qui sorge anche Ciminà il cui nome deriva dal greco kyminà, che richiama il cumino selvatico. Oggi questa località è patria di uno straordinario caciocavallo che racconta una storia di pastorizia che rinasce intorno a questo prodotto.
Il nome "caciocavallo" deriva dall'usanza di appendere a cavallo di una fune queste forme di formaggio per farle asciugare vicino alla stufa. Questo spiegherebbe anche la particolare forma del caciocavallo, con la "testa" intorno a cui si faceva passare il filo. A Ciminà, in provincia di Reggio Calabria, il caciocavallo si produce da secoli, con il latte dell'antica razza Podolica, considerata a ragione una delle prime razze bovine ad essere allevate. Anche la produzione conserva elementi arcaici. Per mantenere questa produzione e queste caratteristiche, oggi i 9 produttori si sono riuniti in un'associazione custode di questo prodotto che è anche presidio Slow Food.
E sempre dal cuore dell'Aspromonte, e più precisamente dal comune di San Roberto arrivano anche i fratelli Micari custodi di un'arte di norcineria arcaica. Porteranno la rara salsiccia dell'Aspromonte, un prodotto che nasceva per dare sostentamento ai bambini. Il finocchietto veniva utilizzato in sostituzione del peperoncino per le sue proprietà digestive e per il gusto ritenuto più adatto ai bambini.
Queste sono le punte di diamante di un sistema di eccellenze aspromontane che conosceremo nella presentazione di domenica ore 11,00 con i produttori presentati da Paolo Massobrio.
Friuli Venezia Giulia: il gemellaggio 2013
La Val d’Arzino si trova a cavallo tra le Province di Pordenone e Udine nel settore nord-orientale delle Prealpi Carniche ed occupa un’ampia parte del bacino del torrente Arzino, corso d’acqua che nasce nei piani di Chiampon, a circa 790 metri sul livello del mare. L’amore per la terra e la volontà di sperimentare ha invogliato alcune famiglie a attivare alcuni interessanti progetti, che oltre a essere una preziosa opera di recupero ambientale, hanno posto sul mercato alcuni prodotti di nicchia che hanno incontrato i favori di un pubblico che si sta rapidamente moltiplicando. Citiamo la grande varietà di utilizzi che si possono ottenere con
la lavanda, le varietà del miele prodotto sui pendii di mezza costa della Val d’Arzino, le marmellate di fragole e frutti di bosco, l’allevamento dei funghi, i fagioli neri e i Maroni della Val d’Arzino per concludere con le produzioni della piccola latteria di Pradis di Sopra dove si produce il formaggio salato, inventato in queste valli e definito il Principe della Tavola.
Trujillo: il gemellaggio 2013
L’impressione che ha il viaggiatore quando si avvicina a Trujillo è quella di trovarsi di fronte ad una città medievale: la città si staglia sopra una roccia di granito dove torri e rovine si alzano al cielo e strade pavimentate di pietra si avvicinano all’abitato. Trujillo si presenta oggi come uno splendido borgo interamente costruito in grezzo granito grigio e dominato da un castello arabo eretto in posizione talmente strategica che, fino al 1230, i cristiani non riuscirono a riconquistare la città dal dominio dei mori.
Tutto intorno domina la campagna, dove non è insolito vedere i maiali iberici, famosi per la produzione del fantastico Jamon Iberico.
In primavera si è svolta la 28° edizione della Feria del Queso: più di 300 varietà di formaggi con oltre 60 espositori di prodotti caseari spagnoli. (www.feriadelquesotrujillo.es)
Svizzera: il gemellaggio 2012
Gemellaggio d’oltralpe quello stretto per la diciassettesima edizione di FRANCIACORTA IN BIANCO: il territorio che sbocca a sud nel Canton Ticino e chiuso a nord dal valico del San Bernardino che prende il nome di Cantone del Moesano, sarà infatti il protagonista del gemellaggio enogastronomico e culturale di questa edizione della rassegna.
La regione appartiene al Canton Grigioni e forma - con le altre due valli di lingua italiana, la val Bregaglia e la Val Poschiavo - il Grigioni Italiano. La destinazione turistica principale del Moesano è senza dubbio San Bernardino, località ai piedi dell’omonimo passo, conosciuta già nel 1800 per le qualità terapeutiche dell’Acqua Minerale, importante risorsa naturale del luogo. Il Cantone ospita anche i rinomati Grotti di Cama, nucleo dei 46 grotti, gioiello architettonico, storico e culturale risalente al XIV secolo. Terra di pregiati formaggi derivati dal latte di mucca, capra e pecora e del rinomato prosciutto crudo mesolcinese, il Cantone Moesano è il luogo d’origine del Pecorino di Montecarotto al caglio vegetale, ottenuto dal latte ovino coagulato con la miscela di diverse qualità di erbe come il falasco, la salicaria, la santoreggia, il cardo mariano, l’ortica, le foglie di noci e gli spini di un arbusto del luogo.
Si preannuncia quindi particolarmente interessante e gustoso l’incontro fra la Franciacorta e il Cantone Moesano, due terre di prodotti dalle caratteristiche qualitative eccellenti, frutti del lavoro di produttori, artigiani o industriali, costantemente impegnati nella ricerca della miglior qualità al servizio dei consumatori.
Valtellina: il gemellaggio 2011
Ecco quindi che la Franciacorta, in questo caso il comune di Castegnato, una delle “porte d’ingresso” alle rinomate zone collinari, accoglie la Valtellina e i prodotti tipici delle produzioni del suo Distretto Agroalimentare, dai Pizzoccheri al Bitto, e il folclore musicale. Nel corso della rassegna, saranno numerosi gli appuntamenti che vedranno protagonista la valle alpina della provincia di Sondrio: degustazioni di pizzoccheri preparati al momento, vino, bresaola, formaggi, panùn (caratteristico pane con i fichi), mele, confetture e miele si susseguiranno ogni ora per ognuna delle tre giornate di apertura. Le donne di Teglio, il comune riconosciuto come patria del pizzocchero, insegneranno l’arte di preparazione di questa pasta unica nel suo genere, ricavata da un impasto di due terzi di farina di grano saraceno, che ne caratterizza la colorazione grigiastra, ed un terzo di farina di frumento.
Questo gemellaggio enogastronomico godrà di una vernice d’eccezione: nella serata di venerdì 30 settembre, nella sala conferenze del museo di S. Giulia a Brescia, verrà proiettato il documentario “Rupi del vino” realizzato da Ermanno Olmi. La proiezione, riservata alle istituzioni, agli operatori del settore, al mondo della cultura e alla stampa, narra, attraverso lo stile inconfondibile del regista bergamasco, dei terrazzamenti valtellinesi riconosciuti anch’essi, al pari di Santa Giulia, patrimonio dell’Unesco, L’occhio attento di un grande maestro del cinema qual è Ermanno Olmi ha fatto sì che questo documento, mai trasmesso nella nostra città, potesse raccontare la realtà, la storia, l’eccezionalità ed il valore dei vigneti terrazzati della Valtellina Retica, riconoscendo all’uomo l’abilità di essere intervenuto in modo sapiente e rispettoso della natura in un territorio difficile e delicato al tempo stesso.
Non solo gastronomia, quindi, a FRANCIACORTA IN BIANCO: con questo prestigioso gemellaggio la segreteria organizzativa e il Comune di Castegnato, anche grazie al contributo di ABP Nocivelli, compiono un passo importante nell’ottica di uno sviluppo che possa garantire alla manifestazione un futuro di respiro sempre più ampio, qualificato e aperto ai contributi di partner eccellenti.